Indipendetemente da dove vai, da quale professione fai, dalla tua età e dai tuoi obiettivi, ci sono alcuni tratti del carattere che si ritrovano spesso tra chi ha deciso di emigrare. Si tratta di quelle che gli inglesi chiamerebbero soft skills. Vale a dire capacità non tecniche ma legate all’attitudine. Insomma, degli aspetti della personalità. Spesso non sono nemmeno innati, ma si sviluppano proprio grazie all’esperienza dell’emigrazione. Queste caratteristiche sono fondamentali non solo per trasferirsi all’estero, ma anche per avere successo nella tua esperienza di expat. E per avere successo intendo vivere un’avventura che ti arricchisce e ti rende felice. Un successo quindi di tipo personale, non economico (quello dipende da molti altri fattori). Vediamo allora cosa ti serve per emigrare e le caratteristiche più utili se vuoi riuscire nel tuo progetto di espatrio.
Cosa ti serve per emigrare: capacità di autoanalisi
Quando cambi Paese spesso lo fai senza avere un paracadute. Vale a dire che una volta trasferito dovrai cercarti un lavoro e una sistemazione. Per questo è fondamentale avere un’attitudine verso l’autoanalisi, per poter mettere a fuoco quali sono le tue aspettative, i desideri, ma anche le potenzialità. Sognare sì, ma con i piedi per terra. L’ostacolo della lingua, le differenti modalità di accesso alle professioni, la mancanza di esperienza sul posto possono essere tutti handicap quando cerchi un nuovo lavoro, Per cui avrai bisogno di conoscere bene quali sono le tue competenze (sia tecniche che personali), definire con esattezza cosa vuoi fare e dove vuoi arrivare e infine confrontarti in modo realistico con il mercato del lavoro locale.
Cosa ti serve per emigrare: sensibilità e apertura verso le altre culture
Sia che tu emigri in un altro Paese europeo o occidentale, in cui le differenze culturali non sono grandi, sia che tu scelga una destinazione lontana, soprattutto dal punto di vista dei modi di pensare e vivere, dovrai confrontarti con un diverso approccio alla vita. Chi ha successo nella sua esperienza di expat è chi sa riconoscere le differenze e accettarle, pur conservando i tratti della propria cultura d’origine. Diverse abitudini sociali e alimentari, per esempio, possono diventare fonte di fastidio se si rimane ancorati all’idea che “in Italia la gente è più calorosa e si mangia meglio”.
Il mio consiglio è quello di prendere con umorismo e leggerezza le cose che meno ci piacciono e più ci sembrano aliene della nostra nuova patria. E allo stesso godere ancora di più dei modi di fare che ci sono familiari quando torniamo a casa. In generale, solo un atteggiamento aperto e tollerante permette di integrarsi in un nuovo Paese. Senza, non ha senso nemmeno emigrare.
Cosa ti serve per emigrare: capacità di comunicare e creare nuovi rapporti umani
Nella vita la differenza la fanno non i soldi, la posizione lavorativa o la quantità di oggetti che possediamo. La fanno le persone di cui ci circondiamo. Per poter davvero chiamare casa il Paese in cui ti sei trasferito dovrai avere degli amici, conoscere persone nuove. Allacciare nuovi rapportin insomma. Costruire una rete sociale. Magari sei sempre stato un compagnone e un estroverso. In questo caso ti sarà sicuramente più facile. Ma se invece ti sei sempre pensato come una persona timida e schiva è ora di rivedere il tuo atteggiamento. Non devi cambiare la tua natura. Ma se vuoi davvero rendere la tua esperienza di expat un successo, dovrai essere più aperto, cercare occasioni per incontrare e conoscere, mostrare disponibilità verso gli altri.
Tieni conto che arriverai in un luogo dove le persone hanno già creato i loro gruppi di amici. Per cui ti sarà probabilmente richiesto uno sforzo in più per entrarci. Il lato positivo è che in moltissime città del mondo troverai delle comunità di expat come te, tutti accumunati dalla voglia di intrecciare nuove relazioni umane.
Cosa ti serve per emigrare: fiducia in se stessi, curiosità e senso della sfida
Si dice che se non sei tu a credere in te stesso nessuno lo farà. Lasciare abitudini e punti di riferimento significa abbandonare un terreno noto. E insieme tutto quello che ti dà sicurezza. Ci vuole fiducia in te, coraggio e un po’ di faccia tosta per arrivare in un luogo completamente nuovo, tra facce sconosciute, senza ancore di salvataggio. Anche se non pensavi di essere una persona molto coraggiosa, dovrai ricrederti. Tirerai fuori tutta la grinta che non sapevi di avere se davvero vuoi farcela.
Sicuramente potrà aiutarti essere curioso e voler conoscere, sperimentare, provare. Soprattutto agli inizi ti permetterà di girare alla scoperta della città. Di fare domande a chi ci vive da sempre. Di lanciarti a parlare la lingua anche se non sei troppo sicuro (ma hai troppa voglia di comunicare e domandare per farti fermare). Di leggere i giornali locali e i libri che ne raccontano la storia.
Infine, non potrà mancarti il senso della sfida. La testardaggine di andare avanti fino a che non riuscirai a raggiungere i tuoi obiettivi (integrarti, trovare lavoro e casa, crearti un gruppo di amici, e così via), con costanza e determinazione. Senza mollare mai, nemmeno nei momenti difficili. Autore: Giulia Gagliardi/Italiani.it