Caro connazionale ti scrivo!
Caro connazionale, tu che occupasti un piccolo spazio angusto all’interno di quella nave colma di gente da sembrare una montagna. Una montagna di gente e disperazione che attraversava l’Adriatico in cerca di libertà, speranza e anche pane. Ricordi? Sulla nave i bambini piangevano e le madri avevano gli occhi persi, fissi al cielo. Chissà perché…